(Foto presa da Repubblica.it)
Con la vittoria sofferta di ieri sera sulla Fiorentina per 1 a 0 la Juventus fa 40, 40 risultati utili consecutivi nel suo stadio in Serie A: 37 vittorie e 3 pareggi.
Lo Stadium si conferma un fortino inespugnabile e la Juventus rimane così prima in classifica a punteggio pieno con il solo Napoli che riesce a reggere il ritmo dei bianconeri. La partita di ieri sera non ha certo offerto un grande spettacolo con pochi lampi di classe nei 90 minuti di gioco. E’ stata per lo più una partita gestita con calma e razionalità nei primi 45 minuti mentre con molto più affanno nei secondi 45.
La Juve ha dominato nel primo tempo, senza però mai affondare il colpo decisivo. Ha avuto la supremazia del campo ma non è mai riuscita ad impegnare seriamente Sportiello. Non è mai riuscita a concretizzare una netta superiorità rispetto alla sua avversaria, che fin dai primi minuti aveva fatto capire quale sarebbe stato il suo copione: chiudersi in difesa, fare pressing, falli e ripartenze. Sulle prime 3 voci la Viola si è espressa bene, complice anche un non perfetto Doveri nella gestione dei cartellini. Per quel che riguarda le ripartenze Pioli ha molto da lavorare, testimonianza sono i 0 tiri verso Szczesny in tutti i 90 minuti.
Anche la Juventus non è stata efficace in zona gol, con soli 5 tiri nello specchio della porta.
In una giornata in cui Dybala era un po’ sottotono e Higuain perdura nel suo momento no, complice una forma fisica non invidiabile ed un gioco offensivo che lo relega quasi sempre spalle alla porta, la Juventus è comunque riuscita a trovare la zuccata vincente con Mario Mandzukic (al 7’ st) su assist di Cuadradro, il migliore in campo ieri insieme al giovane Bentacur.
Poco comprensibile il netto calo mentale (e fisico) di tutta la squadra in superiorità numerica. La Juventus ha sofferto di più giocando in 11 contro 10 negli ultimi 30 minuti rispetto a tutto il resto della partita.
La difesa ha tenuto bene nel primo tempo nonostante qualche calo di concentrazione di troppo, in particolare di Rugani, che avrebbe potuto creare non pochi problemi. L’attacco della Fiorentina, praticamente nullo, non è un banco di prova decisivo per la nostra difesa, schierata comunque in maniera rimaneggiata fin dall’inizio, con Sturaro terzino destro.
Szczesny: praticamente inoperoso. Si conferma molto sicuro e preciso nel gioco con i piedi.
Asamoah: si è comportato bene come sostituto di Alex Sandro. Come al solito più incisivo in fase difensiva che in fase offensiva.
Barzagli: sempre affidabile come centrale di riserva, nonostante le 36 primavere.
Rugani: un po’ svagato.
Sturaro: adattato, e si è notato. Positivo nel primo tempo, per quello che può dare lui in fatto di corsa e grinta in un ruolo non suo. Molti errori tecnici nel secondo tempo.
Il centrocampo di ieri è forse la nota più positiva della serata.
Matuidi: partita di spessore. E’ ovunque, corre, pressa, dà equilibrio ad un centrocampo a 2 inedito e non disdegna qualche sortita in attacco.
Bentancur: il migliore in campo. Una prova maiuscola alla sua prima da titolare allo Stadium. Sostanza e tecnica al servizio della squadra. Nonostante la giovane età non ha per nulla sentito l’emozione del debutto di fronte al pubblico amico. Piacevole conferma dopo i 60 minuti giocati ad alto livello della scorsa settimana al Camp Nou contro centrocampisti del calibro di Iniesta, Busquets e Rakitic.
L’attacco continua ad essere sottotono per quel che riguarda il gioco corale espresso. Ma i ricambi quest’anno ci sono, e, quando anche i nuovi, Bernardeschi e Douglas Costa, si saranno integrati maggiormente, la fase offensiva della Juventus sarà più efficace e varia.
Dybala: è tornato tra i mortali per una serata. Normale per un ragazzo giovane come lui soffrire ancora di alti e bassi, forse anche condizionato dai troppi elogi ricevuti nelle ultime settimane.
Higuain: non ha ancora trovato la forma fisica adeguata e si vede. Fa sempre un tocco in più ed è ancora un po’ troppo lento. Psicologicamente sembra essere in un momento no. Comunque qualche segnale incoraggiante di ripresa c’è e, non appena la condizione fisica migliorerà, torneranno anche i gol a raffica, proprio come è successo lo scorso anno.
Mandzukic: un colpo di testa decisivo per i 3 punti e tanta corsa come sempre. Anche lui cala vistosamente nel secondo tempo come gran parte della squadra. E’ evidente come non sia ancora al 100%, ma è tutto normale visto la lunga stagione che lo aspetta.
Cuadrado: il migliore in campo tra gli attaccanti. Quando è in queste condizioni gli avversari fanno proprio fatica a contenerlo.
Un’altra nota positiva della serata è stata senza dubbio il VAR che, nel modificare, a ragione, la decisione del rigore dato da Doveri in una punizione dal limite, ha evitato il perdurare di polemiche e rivendicazione pretestuose da parte di tifosi viola (e non solo) nel proseguo del campionato.
Michy